Un processo di produzione sicuro e controllato utilizzando materiali naturali
Solvay è un’azienda fondata sulla scienza ed è impegnata a contribuire alla produzione sicura e controllata di prodotti a beneficio della collettività, stabilendo standard elevati per il proprio percorso di sostenibilità. Fedeli alla nostra eredità di innovazione nei processi, di sostenibilità ed eccellenza tecnica, ci sforziamo continuamente di raggiungere e persino superare gli standard stabiliti per le nostre attività industriali
Lo stabilimento di Rosignano in Italia è stato un pilastro della produzione di carbonato di sodio (soda) Solvay. Produce carbonato di sodio e bicarbonato di sodio, impiegando un processo di produzione sicuro e controllato che utilizza materiali naturali e che è noto come processo Solvay. Questi prodotti sono realizzati con calcare naturale e sale e servono per applicazioni come la produzione di vetro e sistemi di controllo dell'inquinamento atmosferico, nonché per applicazioni nel settore sanitario, come i sistemi di emodialisi.
Il nostro processo di produzione di carbonato di sodio si basa esclusivamente su materiali naturali, tra cui calcare naturale proveniente dalla vicina cava di San Carlo, nella provincia di Livorno. Il calcare polverizzato rimanente dal ciclo di produzione viene restituito al mare adiacente allo stabilimento. È importante notare che Solvay non utilizza né aggiunge metalli pesanti durante il processo di produzione; il calcare naturale stesso, come molti tipi di roccia o pietra, contiene naturalmente tracce di metalli pesanti che rimangono però imprigionati allo stato solido nel calcare.
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L'impianto di Solvay scarica in mare principalmente residui di calcare. Questo materiale naturale, inerte e non tossico proviene dalla produzione di carbonato di sodio e aiuta a stabilizzare la costa contro l'erosione, contribuendo alle spiagge bianche.
L'impianto di Solvay scarica in mare principalmente residui di calcare. Questo materiale naturale, inerte e non tossico proviene dalla produzione di carbonato di sodio e aiuta a stabilizzare la costa contro l'erosione, contribuendo alle spiagge bianche.
Lo scarico del calcare in mare è considerato la migliore tecnica disponibile (BAT) per un impianto vicino al mare e contribuisce a stabilizzare la costa. Questo è pienamente conforme alle leggi dell'UE e italiane, inclusa l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dal Governo italiano nell’ambito della direttiva IPPC, che conferma che lo scarico diretto in mare attraverso un canale aperto è la migliore tecnica disponibile secondo le BAT reference documents (BREFs). Questa autorizzazione è in linea con le linee guida BAT dell'UE e richiede studi indipendenti periodici sull'impatto dell'impianto sull'ambiente marino.
Solvay inoltre misura e monitora le sue attività seguendo standard industriali riconosciuti a livello internazionale stabiliti e rivisti dalle autorità di regolamentazione. La concentrazione dei composti rilasciati in mare in corrispondenza del punto di scarico di Rosignanoè stata nel corso degli anni costantemente ben al di sotto della soglia determinata dalle autorità e prevista nelle sue autorizzazioni in ambito IPPC.
No. Il calcare scaricato è naturale e inerte, e le autorità monitorano regolarmente la qualità della spiaggia e della sabbia.
No. Solvay non utilizza né aggiunge metalli pesanti nel suo processo. Sebbene il calcare contenga naturalmente tracce di metalli pesanti, questi rimangono allo stato solido e non sono dannosi per gli organismi viventi.
Sì. Le autorità nazionali (ISPRA) e regionali (ARPAT) confermano che la qualità delle acque antistanti l'impianto soddisfa standard elevati ed è in linea con il resto della costa toscana. La balneazione è vietata nel raggio di 100 metri dal punto di scarico, come previsto dalla legge italiana per tutti i siti industriali.
Conformità e responsabilità ambientale
Operando nell’ambito della direttiva di Prevenzione e Controllo Integrato dell'Inquinamento (IPPC) e dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dal Ministero della Transizione Ecologica italiano, lo stabilimento Solvay di Rosignano aderisce a rigorose normative ambientali. Il recente rinnovo della nostra autorizzazione, dopo una revisione approfondita durata tre anni e condotta da esperti indipendenti, riafferma il nostro impegno alla conformità con i requisiti normativi dell'UE e dell'Italia.
Solvay mantiene trasparenza nelle proprie attività e collabora con le autorità di regolamentazione e con gli organismi scientifici per il monitoraggio e la conformità. Valutazioni sistematiche della qualità delle acque e dell'impatto ambientale sono condotte da organizzazioni indipendenti, garantendo la sicurezza e il benessere dell'ecosistema locale.
Il nostro percorso di sostenibilità a Rosignano
Negli ultimi due decenni Solvay ha investito significativamente nel miglioramento delle proprie attività a Rosignano, concentrandosi sulla riduzione del consumo di acqua, dell'uso di energia, delle emissioni e della produzione di rifiuti. Rimaniamo impegnati in continui sforzi di ottimizzazione, cercando soluzioni innovative per ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale, mantenendo l'efficienza operativa. Ciò fa parte degli sforzi continui di Solvay per migliorare l'efficienza, la competitività e la sostenibilità in tutti i suoi siti produttivi, in linea con il programma STAR Factory del Gruppo, che mira a una trasformazione significativa nei 45 siti industriali di Solvay.
Miglioramento continuo e impegno con la comunità
Dal 2022, Solvay ha avviato iniziative per ridurre le emissioni del sito di Rosignano, promuovere la biodiversità, preservare le risorse idriche e favorire l'integrazione con la comunità e le opportunità di lavoro nella regione.
Solvay ha ridotto le emissioni di CO2 del sito di Rosignano del 4% rispetto al 2022, impiegando varie misure quali un impianto di cogenerazione, tecnologie di cattura delle emissioni e migliori controlli delle emissioni atmosferiche. Inoltre, in collaborazione con Sapio, Solvay prevede di creare il primo hub europeo per la produzione di perossido di idrogeno verde entro la metà del 2026, riducendo ulteriormente le emissioni di CO2 del 15%. Per quanto riguarda lo scarico di solidi sospesi, nell'anno 2023 Solvay ha ottenuto una riduzione del 20% rispetto al volume massimo di scarichi attualmente fissato dal suo permesso IPPC. Questi risultati saranno consolidati nei prossimi anni considerando l'evoluzione della qualità del calcare e i progressi del piano d'azione, che mira a una riduzione dei solidi del 40% entro il 2040.
Il piano di biodiversità di Rosignano include 35 diverse azioni, con un budget totale stimato a 5 milioni di euro. L'implementazione del piano è iniziata con diversi progetti sul sito e nei suoi dintorni, tra cui la rimodellazione e la vegetazione di un'area di stoccaggio, programmi di piantumazione attorno al sito, azioni di sostegno verso diverse associazioni per la protezione della natura e attività di formazione/sensibilizzazione per i dipendenti.
Ispirata dal successo della Riserva Naturale di Santa Luce, che ha trasformato un lago industriale in un santuario della fauna selvatica attirando diverse specie come riconosciuto nel rapporto IUCN 2023 sulla conservazione della natura, Solvay sta considerando di replicare questi sforzi a Montescudaio e Montecatini Val di Cecina.
A Rosignano, Solvay ha ridotto il consumo di acqua di pozzo per scopi industriali dell'80% e l'assunzione di acqua dolce del 25% rispetto al 2022. Il Gruppo ha anche ampliato la capacità dell'unità di riciclo dei rifiuti Solval®, migliorando gli sforzi di circolarità. Inoltre, Solvay sta collaborando con IPSIIS e Ferro Duo per riutilizzare i residui di calcare della produzione di carbonato di sodio. IPSIIS è specializzata in schiume minerali isolanti, mentre Ferro Duo si concentra sul riciclaggio dei materiali, aiutando nello sviluppo di soluzioni innovative per prodotti da costruzione e fertilizzanti.
Solvay ha migliorato l'integrazione e il proprio impegno nella comunità attraverso collaborazioni con gli stakeholder, sostenendo iniziative sociali, culturali e ambientali. L'azienda ha donato la proprietà del Teatro Solvay al Comune di Rosignano Marittimo e le infrastrutture sportive al Comune di San Vincenzo, offrendo a Volterra la possibilità di insediare una Comunità Energetica incentrata sull'energia solare. Solvay ha anche guidato la sottoscrizione del Patto per la Sicurezza con 35 aziende italiane e ha coinvolto oltre 2.500 partecipanti attraverso eventi comunitari, collaborando con 35 associazioni per promuovere la diversità, l'inclusione e lo sport locale. Inoltre, Solvay ha ospitato visite educative e stage per circa 500 studenti per mostrare le operazioni, la sicurezza e gli sforzi di sostenibilità del sito di Rosignano.
I recenti progetti di investimento sul sito hanno portato all'assunzione di circa 20 ulteriori dipendenti.
Il rivoluzionario processo e.Solvay
Solvay ha annunciato il processo innovativo e.Solvay, mirato a rivoluzionare la produzione di carbonato di sodio. Dopo quasi tre decenni di ricerca fondamentale, nel 2014 Solvay ha brevettato con successo questa tecnologia, della quale è proprietaria. Questo processo rivoluzionario offre tre avanzamenti significativi: una riduzione del 50% delle emissioni di CO2, un minor consumo di acqua, salamoia e calcare e una riduzione dei residui di calcare. Dopo il successo dei test pilota in Francia, che hanno dato risultati positivi, Solvay prevede di integrare gradualmente questo processo nelle sue attività , migliorando l'efficienza e la competitività e riducendo al tempo stesso l'impatto ambientale.
Per domande riguardanti le attività di produzione di carbonato di sodio di Solvay a Rosignano, si prega di contattarci a media.relations@solvay.com
Ultimo aggiornamento: maggio 2024